2.3.15

La qualità degli italiani




Ci sono quelle giornate storte che ti svegliano già storta e non puoi proprio farci nulla.
Quando riempi la scodella di cereali e non trovi il latte nel frigo, o quando finisce il caffè, che per qualcun'altro è molto peggio;
Quando tornando a casa la sera c'è un fantastico spettacolo di stelle in cielo e tu guardando la luna ne resti coaì incantato che perdi l'equilibrio andando a sbattere contro lo sportello di una macchina.
Ma le giornate più storte sono quelle piene di sole (in Inghilterra) e ti metti a giocare con la farina sognando torte, biscotti o crostate dall'aspetto fantastico, pronte ad essere immortalate. Ma poi ti manca la carta forno, esci, di domenica pomeriggio (quando ti andrebbe di oziare in pigiama per tutto il giorno) passi al supermercato sotto casa e non la trovi. Inventi e va tutto male.
Neanche a dire mi consolo con il cibo.

Ci sono delle volte che non ci sono scuse né arrosti ripieni, né colazioni all'inglese, né torte a piani  che reggano. Quel pacco di spaghetti italiano che- da buona italiana all'estero- nascondo con cura nella dispensa della mia cucina condivisa, può essere la salvezza. In aggiunta alla riserva in questione un altro ingrediente che non può mancare, nella cucina del buon italiano espatriato, è il Parmigiano Reggiano, impacchettato con cura dalla mamma prima della partenza. Parlerei molto volentieri anche di quel barattolino di pesto verde in frigorifero, ma per il momento ci basta quel pacco di spaghetti, una melanzana e il sugo di pomodoro.
Come semplificarsi la vita; altro che giornate storte.
La pasta alla norma, quella in foto, non è la vera pasta alla norma, ci ho provato a cercare la ricotta salata, ma non c'è stato verso. Perchè è sempre così, iniziano a mancarti delle cose che prima nemmeno venivano considerate, perchè scontate. Abituati bene noi italiani con il cibo e i prodotti buoni. Abituati bene quando passato da poco mezzogiorno ci sentiamo dire "metto l'acqua per la pasta" e basta così poco (la ricotta salata la trovo all'alimentari sotto casa e non la devo sostituire con il parmigiano).

Spaghetti integrali "alla (mia) norma"




Ingredienti(per 2 persone):
200g di spaghetti integrali
2 melanzane lunghe
200g di pomodori pelati
una manciata di pomodorini rossi
80g di ricotta salata
1 spicchio d'aglio
zucchero, sale e olio evo
foglie di basilico



Lava le melanzane e tagliale a fette di medio spessore: cospargile con sale grosso e mettile in uno scolapasta. Lasciale spurgare per almeno un’oretta.
In una padella antiaderente fai imbiondire l’aglio con un po’ d’olio e aggiungi i pomodori pelati, tagliati a pezzetti e lasciali cuocere a fuoco moderato fino a che il sugo non si sarà addensato, aggiungi i pomdorini e un pizzico di zucchero con qualche foglia di basilico e finisci la cottura.
Lava le melanzane asciugale per bene e friggile in olio ben caldo. Intanto metti l'acqua per la pasta e fai cuocere gli spaghetti in acqua salata.Taglia a cubetti le melanzane fritte e falle saltare in una padella antiaderente con qualche cucchiaio di sugo. Scola la pasta al dente e uniscila nella padella con le melanzane: saltala per un minuto e poi servi la pasta ricoprendola con il sugo di pomodoro e la ricotta salata grattuggiata.



17 commenti:

  1. Un buon piatto di pasta riesce a tirare su anche le giornate più nere. La norma è una delle mie preferite, semplice, leggera e saporita. Un toccasana :-)

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  2. non importa se gli ingredienti non sono proprio quelli canonici! L'importante è che i sapori ti avvolgano come una coperta morbida e calda e ti portino al cuore l'affetto di "casa". Le giornate storte vanno raddrizzate subito con un mitico piatto di spaghetti!!! un abbraccio! :-)

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    1. Hai ragione Mari, e poi ci si deve pure arrangiare in qualche modo o no? Un abbraccio!

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  3. Potremo mai noi italiani, abituarci ad una cucina e a degli ingredienti che non siano i nostri? Io non lo so, non ho mai vissuto all'estero ma mia sorella che abita in Svezia mi dice . "Qui non c'è niente di buono da mangiare!" Qualcosa di buono senz'altro c'è, e io amo provare e sperimentare cose nuove (e pure le mangio volentieri) ma la buona e sana cucina italiana non ha pari!

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    1. E' proprio così, la cucina e i prodotti italiani non hanno pari, ma se siamo curiose di conoscere nuovi sapori qualcosa di buono si trova sempre, prima o poi! :)

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  4. Un piatto così e tutto torna a sorridere :-)
    Un abbraccio e complimenti!

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    1. ...aggiungerei e ti senti quasi a casa! Un abbraccio, per me sei sempre la zia Consu :)

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  5. Devono avere anche un sapore "diverso" i nostri piatti preparati all'estero.
    E giornata storta o no, ci si sente un po' a casa.

    Fabio

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    1. L'ho appena scritto in pochi commenti precedenti..i sapori cambiano a prescindere anche se usi la vera ricotta secca italiana rimani sempre al di fuori dell' Italia!

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  6. Un piatto che porta grande allegria e tanto gusto!
    Un abbraccio

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  7. magnifico piatto, buono, profumato e che si mangia anche con gli occhi!!! bravissima!!!

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  8. Ciao Martina! Un bel racconto nostalgico, il tuo.
    Noto con piacere che hai usato gli spaghetti integrali... sono davvero felice di questo!
    Da un annetto ormai provo a far passare il messaggio della trofogastronomia, cioè della cucina "che nutre" e l'integrale è uno degli elementi su cui insisto di più! Se ti capita, vieni a trovarmi sul mio blog (www.vivitrofo.it)... vista la tua esperienza, magari mi puoi dare qualche consiglio culinario.
    Ti auguro buon lavoro e tanta salute!

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