La mia estate da bambina era fatta di mare. La mia giornata tipo iniziava la mattina presto con i biscotti e il succo alla pesca bevuto alla svelta. Prevedeva i suoi dieci minuti nel fare la buca sulla sabbia per infilare l'ombrellone a righe bianche e rosse caricato in spalla dall'uomo di turno, continuava con il bagno a stomaco vuoto nell'acqua non ancora riscaldata dal sole, poi dai castelli di sabbia che diventavano veri e propri complessi formati da almeno sette piccole torri che circondavano un grande castello al centro pieno di finestre, dalla pausa pranzo con le insalate di pasta nelle vaschette di plastica mangiate sotto quello stesso ombrellone, dalle letture di giornaletti per bambina mentre tutta la spiaggia sotto l'ombrellone faceva il pisolino pomeridiano, dalle lunghe passeggiate, dai pomodori al riso e patate, tante patate, per cena.
E poi c'erano le scarpette di gomma che non potevano mancare nel borsone da spiaggia, i costumini interi con i cappellini abbinati, i Calippo mangiati con lentezza sul bagnoasciuga, i cappelli grandi quelli di paglia di mia mamma.
Rispetto all'anno scorso il mio inglese è migliorato, ho mangiato il pesce fritto e non ho storto troppo il naso, ho fatto almeno dieci pic-nic, di quelli belli sull'erba vicino ai canali, sono andata più in bicicletta quest'anno che in tutta la mia infanzia, indossando piacevolmente vestitini leggeri.
Quest'anno agosto che arriva lo rivolto come un calzino, non sarà più il mese pigro dove le giornate trascorrono con lentezza. Ma è l'estate che ci guarda dietro le pale di un mulino che sfrecciano veloci trasportate dal vento; è fatta di piccole sorprese come il cocomero al supermercato e di lunghe giornate passate all'università vuota, ma con il nostro amico John, il custode.
Rimangono però le cose che fanno sempre estate (anche se non siamo più negli anni novanta): le scarpe di stoffa, i vestitini leggeri, le borse di paglia, i gelati del pomeriggio, i lunghi tramonti dopo cena, le maglie bianche a righe e i colori blu e rosso.
Ecco, il rosso per me fa anche estate, non solo inverno, e non ci si può stancare del rosso, è come stancarsi di mangiare fragole, non si può.
I tre lunghi mesi di spensieratezza sono come i chicchi del ribes, corrono e sfuggono via tra le mani, ma il segreto è di tenerle insieme il grappolo delicatamente nella mano.
Panna cotta allo yogurt con gelatina di ribes e cocco
Ingredienti:
per la panna cotta
200 ml di panna fresca
4 fogli di gelatina
200ml di yogurt
100ml di latte
80g di zucchero semolato
per la gelee di ribes e fragole
250g di ribes rossi
2 fogli di gelatina
2 cucchiai di marmellata di fragole
1 cucchiaio di zucchero vanigliato (facoltativo)
per decorare
cocco disidratato
caramelle morbide alla fragola
Preparate la panna cotta.
In un tegame riscaldate il latte con lo zucchero fino a farlo sciogliere.
Mettete in ammollo in acqua fredda i fogli di gelatina. Aggiungete al latte tiepido lo yogurt e la panna semimontata; infine la gelatina ben strizzata e mescolate il tutto velocemente fino a farla sciogliere.
Versate il composto riempiendo gli appositi stampini da budino per poco più di metà e lasciate raffreddare il tutto.
Preparate la gelatina.
Pulite, lavate e asciugate i ribes (lasciandone qualcuno per la presentazione). Riscaldate una padellina antiaderente e mettete i chicchi di ribes, un cucchiaio di zucchero vanigliato e un goccio di acqua. Cuocete a fuoco lento e schiacciate i frutti con un cucchiaio; aggiungete la marmellata e continuate a cuocere fino a che il composto non si sciolga. Mettete intanto in ammollo gli altri fogli di gelatina.
Una volta pronto, filtrate il tutto passando la salsa al colino per togliere i semini, aggiungete quindi la gelatina ben strizzata e mescolate con cura.
Versate la gelatina tiepida sopra lo strato di panna cotta e lasciatela riposare per una decina di minuti o poco più nel congelatore. Aggiungete un altro strato di panna cotta e lasciatelo solidificare sempre nel congelatore e ripetete quest'operazione.
Una volta composto l'ultimo strato lasciate riposare gli stampini in frigorifero.
Servite con la frutta fresca, il cocco e dei pezzetti di caramelle alla fragola.
ma che splendore!!!complimenti davvero, bellissimi e mi immagino il sapore.per me estate uguale mare anche se ultimamente intendo mare non propriamente stando a fare la lucertola!
RispondiEliminalucy, anche io non amo stare sotto il sole come le lucertole, ma mi godo il mare nelle prime ore del mattino o al tramonto, magari passeggiando o con lunghi bagni...grazie per i complimenti :-)
EliminaE si l'estate è fatta sempre di mille sensazioni che ci portiamo dietro e quelle dell'infanzia sono di certo le piu belle e spensierate e queste panne cotte sono uno spettacolo davvero incantevoli!!Bacioni,Imma
RispondiEliminaImma, hai ragione si ha sempre grandi aspettative con l'arrivo dell'estate e i ricordi più spensierati sono proprio legati a questa stagione...grazie mille, un bacione!
EliminaSono bellissime!! Brava!! Vorrei un vestitino come queste panne cotte!! Buona giornata!!
RispondiEliminaSilvia, ti ringrazio! Avevo una gonnellina estiva con l'orlo di un colore più intenso, proprio come le righe di gelée al ribes :-)
EliminaStupende!! Molto chic queste piccole panne cotte, mi piacciono da impazzire! Un'ottima idea anche per utilizzare i ribes!
RispondiEliminaGrazie Erika, è un piacere trovarti qui!
EliminaGrazie per averci regalato questi ricordi, caldi come il sole e dolci come i frutti di bosco!
RispondiEliminaUn bacione e buona estate!!! :)
Buona estate anche a te! E' sempre bello associare i ricordi al cibo...:-)
EliminaBellissime... i tuoi ricordi le danno un aspetto ancora più "dolce" del dolce stesso! Buona giornata!!
RispondiEliminaChe bel complimento..:-)
EliminaMeravigliosi questi "ombrelloni", degno souvenir di ricordi speciali.
RispondiEliminaI ricordi sono dei souvenir fantastici...:-)
EliminaI tuoi dolcissimi ricordi, ti hanno spinto a preparare dei dolci molto golosi !!! Buon inizio di settimana e a presto !!! Claudia
RispondiEliminaGrazie Claudia. Questi bellissimi frutti mi hanno ispirato tanto, non solo sono bellissimi da vedere ma hanno un gusto fantastico che si abbina alla perfezione con il gusto delicato della panna cotta!
EliminaChe intensa e bella descrizione della tua estate... e ancora più belli e raffinati sono questi "ombrelloni", dei piccoli gioiellini di estetica e di gusto: complimenti!
RispondiEliminaGrazie per il tuoi complimenti, mi fanno davvero piacere!
EliminaBellissimo post ^^ e bellissimo dolcetto estivo che fa pandan con l'ombrellone dell'estate dei ricordi!
RispondiEliminaArianna, questi dolcetti si abbinano nella mia fantasia agli ombrelloni estivi, ai vestitini delicati, alle scarpe a righe...ma anche alle lunghe giornate estive piene di colore e ricordi!
EliminaUn piccolo capolavoro. Mi hai incantata!
RispondiEliminaGiulia
Giulia, grazie di cuore!
EliminaSai qual è la cosa che mi piace di più? Che poco alla volta ti conosco sempre di più..e ti vedo così simile a me :)
RispondiEliminaPost meraviglioso, come queste foto. Sei sempre più brava ed è bello esserti accanto in questo percorso ^_^
Un bacio bellezza :**
Ileana, è bello averti vicina in questo percorso che è il nostro percorso :-)
EliminaRiesci sempre a stupirmi Martina, complimenti per il post e per questi dolci ombrelloni, così perfetti e golosi!!! :) a presto Dani
RispondiEliminaDani, se davvero riesco a farlo ne sono felice! E' difficile commettere "imperfezioni" con la gelatina, lei riesce a tenere tutto insieme che ogni volta che capovolgo il barattolino della panna cotta per sformarlo rimango a bocca aperta! :-)
EliminaI miei ricordi d'estate si intrecciano con i tuoi... ed è bello ritrovarmi in alcune cose come avessimo la stessa età... :-)
RispondiEliminaCredo che questo dolcetto sia tra i più belli mai apparsi qui... da fan delle righe, della panna cotta e del bianco adoro ogni singolo dettagli delle tue foto! Lascerò a casa il mio ombrellone per il mare salentino e prendo il tuo, ehehe...
Buona estate, Martina, prendi, mangia, assorbi, vivi tutto quello che c'è, che resta, che ami! E a presto... :-)
Francy, qualcuno avrebbe detto "ma poi l' età cos'è?" :-) Noi ci ritroveremo a metà strada, tra il nord e il sud, io già lo so :-)
EliminaChe piccole delizie!!!!!!!! Mi farebbe molto piacere se passassi dal mio blog: http://golosedelizie.blogspot.it/ ti aspetto ^_^.
RispondiEliminaAle, grazie! Passerò presto a curiosare nel tuo blog!
Eliminami sorprendo a ritrovarmi nei tuoi ricordi di mare nonostante il gap generazionale ;-)
RispondiEliminasono rimasta affascinata dai tuoi dolcetti semplicemente perfetti. le foto rendono ancora più invitanti i tuoi piccoli capolavori che a me spiacerebbe quasi mangiare per non rovinarli...il rosso non è un mio colore ma devo ammettere che rare volte l'ho "sentito" così poetico ...
Il rosso è spesso associato a qualcosa di poco poetico, e penso sia un peccato, ha delle sfumature così belle...ad esempio tra le due righe rosse nella panna cotta si è creata una leggera riga rosa quasi per magia e mentre si affonda il cucchiaino le righe rimangono compatte e unite...:-) E' bello ritrovarsi e mescolare ricordi anche se sembra quasi impossibile per il tempo che passa. Ti ringrazio larobi per le tue parole
EliminaMiky, lo sapevo che anche tu sei una ragazza dalle scarpe di stoffa e non solo...:-)
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